martedì 15 novembre 2011

la svendita del cristianesimo...Casarin

La chiesa attinge nel pozzo del nemico? 
Mammona ha un grande potere e chi lo ha capito ora si arricchisce.
Onorificenze in cambio di denaro non certo per la sacralità, in una babele di lingue e religioni e tutto fa brodo dice questo falso maestro...
Come mai questi riescono a fare una carità che la Chiesa non vuole fare più?

La storia di questo casarin è presa da internet
http://www.cesnur.org/religioni_italia/m/metafisica_07.htm
L’attività più assidua del ragazzo torinese è la predicazione e la recita pubblica del Rosario, come pure l’incontro quotidiano con i molti ammalati che si affidano alle sue qualità taumaturgiche. Fino alla metà del 1981 è anche spesso invitato in diversi santuari e parrocchie cattoliche d’Italia a pregare, predicare e ricevere gli ammalati; suscita inoltre un grande interesse da parte dei media, sia per le numerose testimonianze di guarigioni sia per il fenomeno delle stigmate, che dichiara di avere ricevuto a partire dal 1979 e che sono a loro volta studiate da Zeglio. Si parla anche di miracoli, visioni e contatti con i defunti: tutti elementi che non trovano l’approvazione della Curia torinese, la quale interviene – il 15 giugno 1982 – con una dichiarazione del cardinale Anastasio Alberto Ballestrero O.C.D. (1913-1998) in cui è fatto divieto di “riunioni di preghiera o comunque celebrazioni religiose che abbiano riferimento alla persona o ai fatti attribuiti al giovane Roberto Casarin” nei luoghi di culto diocesani.
Nonostante la dichiarazione, molte persone continuano a radunarsi per pregare e ascoltare le prediche di Casarin sul sagrato della chiesetta abituale, quindi appena fuori dalla chiesa o in piazze di diverse località. I rapporti con Zeglio vengono meno, anche se una cordialità umana fra Casarin e il medico si ristabilirà negli ultimi anni di vita di quest’ultimo. Il 26 febbraio 1984 nasce l’Associazione Cristo nell’Uomo - Centro di Elevazione Spirituale che si presenta come “risposta alle esigenze di quanti desiderano dare una maggior concretezza a quella comunità di preghiera che spontaneamente si era creata intorno a Roberto”. Casarin insegna in questi anni una forma propria di pensiero spirituale che propone il superamento del concetto di religione quale “divisione” e “barriera culturale”, in favore di un ideale rivolto al “Dio di tutte le genti” che sia capace di unire gli uomini al di là del diverso credo religioso. Secondo il movimento, Casarin avrebbe condiviso questa “Conoscenza” con pochi intimi fin dal tempo della sua adolescenza, diffondendola poi a cerchie via via più vaste fino a creare un indirizzo spirituale e una ritualità propri, e anche una propria concezione del sacerdozio.
Nel 1985, il trasferimento a Leinì (Torino) consente all’associazione di trovare una sede stabile e allo stesso tempo il movimento, sulla base degli insegnamenti di Casarin, si delinea sempre più chiaramente come un’esperienza spirituale originale, senza vincoli con la comunità ecclesiale cattolica. Successivamente, alcuni membri più attivi creano all’interno dell’associazione la Comunità Impegno, che si occupa di viverne più intensamente la spiritualità attraverso opere di volontariato, preghiera e ricerca spirituale, con incontri fra personalità di religioni diverse. La Comunità Impegno pone le basi per la nascita, che avviene nel 1989, della Chiesa della Nuova Gerusalemme: un movimento religioso che intende realizzare praticamente gli insegnamenti spirituali di Casarin.
La definitiva separazione del movimento dalla Chiesa cattolica è del resto confermata da una dichiarazione del 21 marzo 1990 del successore del cardinale Ballestrero in qualità di arcivescovo di Torino, il cardinale Giovanni Saldarini (1924-2011), mentre il 2 aprile 2010 il successore di Saldarini, il cardinale Severino Poletto, dichiarerà che dal punto di vista canonico cattolico “il sig. Roberto Casarin è da tempo incorso nella scomunica latae sententiae per aver commesso i delitti di scisma ed apostasia”. La Chiesa della Nuova Gerusalemme si trova successivamente al centro di critiche e attacchi provenienti da ambienti cattolici, da un ex-sacerdote della stessa Chiesa divenuto critico militante del movimento che ha lasciato, e anche da ambienti giornalistici. Nei resoconti ostili assumono un ruolo preponderante temi relativi al ruolo della donna e alla morale sessuale, come per esempio la non condivisione delle condanne cattoliche dell’omosessualità, che nelle pubblicazioni del gruppo non hanno invece un ruolo centrale.
Nel 1996, con l’intenzione di evitare fraintendimenti o di essere confusi con altre realtà religiose, la Chiesa della Nuova Gerusalemme cambia il proprio nome in uno che considera più affine alle attività spirituali svolte: “Anima Universale - Movimento di Unione Spirituale”. Il nome Anima Universale si ispira alla Madonna, che Casarin considera “Madre” di tutta l’umanità. Questo cambiamento di nome non altera tuttavia le pratiche spirituali e i princìpi originari che ancora oggi sono alla base del movimento.
Il culto di Anima Universale è monoteista, rivolto al Dio Unico “Padre di tutte le genti”. La vita, una manifestazione di Dio, è considerata il bene più prezioso per l’uomo e va amata e rispettata in tutte le sue forme. L’uomo è un essere spirituale che deve riscoprire la propria origine divina oltre il velo dell’illusione materiale, cercando di sviluppare il bene, l’amore verso Dio e il prossimo, e la propria crescita spirituale. I riti che sono celebrati – battesimi, matrimoni, funerali, incontri di meditazione e preghiera, “rituali con gli elementi” e “celebrazione di mantra” – sono l’espressione liturgica del rispetto della vita, dell’amore verso Dio e del miglioramento individuale; essi sono celebrati dai “Ramia” – i sacerdoti di Anima Universale – che possono essere indifferentemente uomini e donne.
Il Ramia è ritenuto un “sacerdote universale” disponibile ad aiutare qualunque persona, indipendentemente dal credo religioso, e strumento a disposizione dei fedeli per la ritualità e per l’insegnamento della “Conoscenza Ramirica”. Nella “Conoscenza” insegnata da Casarin, che comprende, come si è accennato, un’idea di superamento di tutte le barriere culturali e religiose, sono presenti elementi che si ritrovano anche in tradizioni spirituali diverse – il ricco simbolismo del movimento presenta per esempio, nel Tempio di Leinì, una statua della Madonna e una del Buddha l’una di fronte all’altra –, peraltro integrati in un sistema di pensiero spirituale con una sua logica intrinseca e autoconsistente. Concetti come quelli del Cristo e della Madonna, del karma e della reincarnazione, della preghiera e della recita di mantra, sono ritenuti concetti universali, non di proprietà esclusiva di questa o quella religione, e che possono coesistere in uno stesso sistema di ricerca e pratica del bene spirituale rivolto all’unico Dio, considerato Padre e Madre di tutti.
L’amore verso Dio, l’ideale di fratellanza, di servizio verso il prossimo, di perseguimento del bene e di ricerca di un miglioramento spirituale individuale, sono ritenuti elementi comuni a ogni persona umana che trascendono la religione di appartenenza. L’intenzione di Casarin e di Anima Universale è quella di realizzare un “Movimento di Unione Spirituale” sviluppando l’“uomo interiore” per realizzare l’“Uno” nel “Dio della Vita”, perché – afferma – “l’unica religione è quella dell’Amore”. Alle varie attività della Chiesa, che comprendono anche iniziative ricreative, sportive, culturali e caritative, può partecipare qualsiasi persona di qualunque credo religioso; al culto settimanale svolto nelle varie sedi, partecipano mediamente circa duemila persone.
I Ramia vivono in comunità che costituiscono i “Centri dell’Anima Universale” dove in prevalenza svolgono la loro missione; ma in realtà sono considerati “Centri dell’Anima Universale” tutti quei luoghi o momenti in cui le persone possono liberamente ritrovarsi per una crescita spirituale. Allo stesso modo esistono strutture destinate al culto, alla preghiera e alla meditazione, denominate “Templi dell’Anima Universale”, ma si considera “Tempio dell’Anima Universale” qualsiasi luogo o momento in cui si cerca di migliorare sé stessi perché alla fine l’unico e vero Tempio di Dio è la coscienza della persona. Le persone che frequentano la Chiesa normalmente non vivono in comunità. Nei centri si svolgono celebrazioni di preghiera, attività di aiuto ai sofferenti, corsi di meditazione “ramirica” e di danza sacra, attività sportive, ricreative e artistiche: denominatore comune è considerata la “cura dello Spirito”, che porta a combattere la sofferenza e la solitudine.
Anima Universale non predica la separazione dalla società: molti membri battezzati della Chiesa prestano servizio presso enti di volontariato, altri si offrono gratuitamente per assistere gli ammalati negli ospedali o aiutano gli anziani nelle loro necessità quotidiane. Quest’attività sociale non è rivolta soltanto, né prioritariamente, ai fedeli di Anima Universale. Anzi, negli ultimi anni una parte importante dell’attività del movimento si è concentrata sul sostegno a iniziative caritative e sociali che sono in gran parte promosse e dirette da sacerdoti e suore cattoliche, tra cui la Comunità Incontro fondata da don Pierino Gelmini – poi dimesso dallo stato clericale, su sua richiesta, nel 2008 –, la scuola greco-melchita Beit Sahour in Terra Santa – il sostegno alla quale è valso a Casarin il conferimento da parte di Gregorios III Laham, Patriarca di Antiochia dei Melchiti, della Croce di Gerusalemme, onorificenza resa nel 2008 –, il Villaggio della Gioia in Tanzania, e l’opera FIDES (Family Integral Development Education Scheme) di Bangalore, in India. Anima Universale coltiva così con alcuni ambienti cattolici italiani e internazionali un dialogo che non è di tipo teologico, ma verte su comuni interessi nell’ambito sociale, e che dal punto di vista dell’osservatore esterno offre un evidente contrasto con gli accennati conflitti con le autorità ecclesiali.
Un altro aspetto assai visibile di Anima Universale è l’impegno nel campo della musica, che per il movimento è veicolo del proprio messaggio spirituale, ma che ha portato esponenti della comunità a partecipare con le loro competenze artistiche a eventi come il musical Pinocchio, il concorso canoro dello Zecchino d’Oro o – sempre per la parte musicale – Miss Italia, e a frequentare personaggi assai noti del mondo dello spettacolo, alcuni dei quali hanno espresso una simpatia che va al di là degli aspetti puramente artistici.
Il sostentamento del movimento si basa sulle offerte dei frequentatori, sulle attività lavorative dei Ramia realizzate al di fuori della comunità, sulla diffusione del materiale bibliografico del movimento e di materiale audio che riproduce le musiche per la meditazione spirituale composte e realizzate dalla comunità stessa. La sede principale della Chiesa è a Leinì (Torino) e vi sono altri centri nella città di Torino e a Poggiana di Riese Pio X (Treviso). Proprio la costruzione di un Tempio a Poggiana ha suscitato negli anni 1999-2000 nuove controversie, di cui ha dato notizia la stampa e che si sono nel tempo risolte, in cui dietro a questioni formali di natura urbanistica si ripresentava il conflitto fra Anima Universale e i suoi oppositori. Agli occhi dell’osservatore esterno, si tratta di un conflitto ormai per certi versi paradossale, perché Anima Universale e i suoi critici cattolici sembrano in fondo d’accordo sull’essenziale, cioè sul fatto che il movimento fondato da Roberto Casarin propone un’esperienza religiosa sua propria, del tutto diversa e separata rispetto a quella della Chiesa cattolica.

Dovremo dare culto a gli idoli per salvarci la vita?